𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹’𝗔𝘃𝘃𝗼𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗔𝗻𝗻𝗮𝗺𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗗𝗲𝗹 𝗖𝗵𝗶𝗰𝗰𝗮: 𝗨𝗻’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝘁𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱’𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮. 𝗟𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗼

Classe 1990, Annamaria del Chicca è un’Avvocata che esercita a Livorno, presso lo Studio Legale Lessi.

Abbiamo incontrato l’Avvocata Del Chicca, per un’intervista sulla sua attività. Di lei colpisce subito l’entusiasmo, l’energia e la passione che esprime nel raccontarci il suo ambito di specializzazione e il forte desiderio di rinnovare la tradizione di famiglia.

Techinn è molto orgogliosa di aver stretto una collaborazione con l’Avvocata del Chicca e lo Studio legale Lessi. Di seguito, desideriamo farvi conoscere il suo percorso, che l’ha condotta, seppur giovanissima, a puntare sull’innovazione in un settore, come quello legale, dalla forte impronta tradizionalista.

Le sue parole colpiscono per la vivacità intellettuale, per il fervido desiderio di innovare cercando connessione con l’expertise di aziende affini, per poter meglio integrare il suo campo di competenza, che si è incentrato sulla registrazione dei marchi e brevetti  nonché , più in generale, sulla consulenza legale alle piccole e medie imprese.

Ma leggiamo direttamente dalle sue parole, per comprendere quali motivi l’hanno spinta ad esplorare nuove branche, a formarsi continuamente ed accrescere il suo bagaglio di competenza.

Avvocata, ci racconti la sua storia e il suo percorso che l’hanno portata a diventare un riferimento per la registrazione dei marchi e brevetti.

Sono un’Avvocata,  di  32 anni.  Dal 2016 lavoro presso lo Studio Legale Lessi, uno studio di famiglia  di cui è titolare a mia zia, Avvocata Maria Pia Lessi in team con altre colleghe civiliste e in relazione costante con altri studi di diritto penale e amministrativo nonché con il commercialista per gli aspetti fiscali.

Ho iniziato l’attività svolgendo la pratica forense in seguito al conseguimento della Laurea presso L’Università di Pisa, in Giurisprudenza.

Nel 2019 ho conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Firenze e da ottobre del 2019 sono iscritta all’ordine degli Avvocati di Livorno.

Lo Studio si occupa prettamente di Diritto di Famiglia  e di Diritto Civile ( sfratti, recupero crediti, contrattualistica e Diritto del Lavoro).

È uno Studio di famiglia. Lo Studio Lessi nasce a Livorno nel 1948 come Studio di consulenza aziendale del Dott. Gastone Lessi, mio nonno, commercialista, in cui nel 1980 si inserisce mia zia, l’Avv. Maria Pia Lessi. Con la scomparsa del nonno nel 1988, lo Studio legale/commerciale assume progressivamente un carattere legale, mantenendo la specializzazione in diritto commerciale, societario e fallimentare, ma con un’apertura al diritto di famiglia e successioni.

Io rappresento la terza generazione e ho ripreso le orme di mio nonno, Dott. Gastone Lessi, andando ad interfacciarmi con una branca più commerciale rispetto agli aspetti giudiziali. Ho incrementato gli ambiti di competenza dello Studio, specializzato in Diritto di Famiglia, Diritto Civile e Diritto del Lavoro, aspetti che continuo ad esercitare, coltivare e su cui continuo a formarmi.

Ho deciso di ampliare l’ambito, andando a interessarmi dello stragiudiziale: ora mi occupo anche di consulenza per le aziende, piccole e medie, di registrazione di marchi e brevetti, e di sviluppo e creazione di startup offrendo consulenza di impresa.

Nello specifico, può spiegarci di cosa si occupa?

Sono subentrata nello Studio di famiglia, di cui rappresento la terza generazione dello Studio Legale Lessi. Oltre alle competenze canoniche tradizionali dello Studio, mi sono creata un nuovo ramo: la consulenza d’impresa. Arrivano persone con una prima scintilla, un’idea che io immagino già concretizzarsi nel momento in cui la raccontano. Quando ho di fronte un nuovo cliente, che vorrebbe accrescere il valore della sua azienda, gli propongo la registrazione del marchio. Un aspetto ancora poco conosciuto in Italia, soprattutto se prendiamo in considerazione le piccole città, come Livorno, dove attualmente esercito.

Esistono dei requisiti di registrabilità di un marchio?

I marchi devono sottostare a tre requisiti fondamentali:

-novità

-liceità

-capacità distintiva.

I marchi sono disciplinati dagli articoli 12, 13 e 14 del codice della Proprietà Industriale.

Un marchio si definisce “nuovo” quando non esistono marchi identici o simili già registrati. Per rispettare questo requisito, è necessario fare una ricerca di anteriorità sul portale U.I.B.M.

Per “liceità” si intende invece che il marchio non deve contenere segni contrari alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume. Non deve contenere stemmi o altri simboli che siano protetti dalle Convenzioni internazionali, ossia quei segni che possono essere lesivi dei diritti altrui. Nel requisito di liceità è incluso il requisito di verità, in quanto la legge proibisce segni idonei ad ingannare il pubblico. La verità deve riguardare anche la provenienza del luogo geografico, la qualità e la natura del prodotto o servizio che l’azienda propone sul mercato. Il marchio non può dunque essere mai ingannevole.

Il marchio, inoltre, assume capacità distintiva quando è in grado di differenziare il prodotto o servizio rispetto a quello della concorrenza.

Qual è l’iter da seguire e le eventuali tempistiche per registrare un marchio?

Il deposito della domanda di registrazione di un marchio è abbastanza celere.

L’iter da seguire è:

-verificare che il marchio soddisfi i requisiti che ho menzionato

-effettuare una ricerca di anteriorità tramite il portale U.I.B.M.

-decidere in quali classi della Classificazione Internazionale dei proddotti e servizi di Nizza voler procedere con la registrazione

-predisporre la domanda e inserire il prodotto o servizio nell’apposita casella della cosiddetta Classificazione di Nizza

– bisogna allegare  l’esemplare del marchio che si vuole registrare in formato  A4,

-depositare la domanda con i bolli e le varie tasse di iscrizione presso la Camera di Commercio.

Ho riscontrato che nel momento in cui un cliente si presenta presso il mio Studio, oltre alla registrazione del proprio marchio, desidera sempre effettuare un passo in più, cioè implementare la propria attività. Tutte le volte che un cliente si è presentato da me per la registrazione del marchio, ha poi richiesto una consulenza su come espandere il proprio ambito.

Una domande essenziali mi aiuta a capire meglio la visione del cliente che ho davanti: “Come immagini la tua attività tra 10 anni?”. Dalle loro risposte percepisco quanta volontà di ampliamento imprenditoriale ci sia. Un esempio recente che mi viene in mente è il caso di una pizzeria, la quale oltre alla registrazione del marchio, ha deciso di intraprendere un’attività ulteriore: fornire dei corsi di cucina a grandi e bambini. Questo aspetto è fondamentale anche per un requisito richiesto a cui non ho ancora fatto cenno: il Marchio deve essere utilizzato, altrimenti la pena è la decadenza dello stesso.

La data di inizio corrisponde alla data del deposito della domanda e la registrazione dura 10 anni. Per completezza di informazioni, l’attestato di avvenuta registrazione lo si riceve successivamente, dopo circa sei mesi. Per dare la possibilità all’ U.I.B.M di effettuare dei controlli ex post.

Quali sono i vantaggi per una società nel registrare il proprio marchio?

La registrazione di un marchio offre numerosi vantaggi per le aziende.

Il primo vantaggio è patrimoniale, tramite un investimento minimo, l’azienda crea un enorme valore per la propria azienda. Il marchio diventa sinonimo di qualità, di personalità e di distinguibilità rispetto ad altri prodotti o servizi offerti sul mercato. Il marchio costituisce la parte visiva, l’immagine, di un dato prodotto o servizio, o più in generale di un’azienda, agli occhi del pubblico e quindi dei suoi possibili consumatori.

Il marchio rappresenta quindi l’attività svolta dall’impresa e deve esprimerne il core business. Registrare il proprio marchio è sinonimo di garanzia di non replicabilità. La registrazione impedisce a terzi di adoperare impropriamente la fama e l’autorevolezza del marchio, costruita tramite un’attenta operazione di brand identity. Dunque, questo vantaggio si può riassumere come “diritto di esclusiva”, avendo a disposizione una tutela legale a proprio favore, contro gli utilizzi impropri da parte di terzi.

Altro vantaggio è la ossibilità di sfruttare economicamente il marchio attraverso la concessione in uso a terzi. Il motivo principale che spinge un’azienda verso la registrazione di un marchio è la possibilità di tutelarsi nei confronti della concorrenza e di poter disporre di quel marchio sul mercato, anche attraverso la concessione in uso del marchio a soggetti terzi.

In sintesi, i vantaggi possono essere riassunti come segue:

-protezione legale : diritto esclusivo di utilizzare il marchio registrato, evitando che altri possano farlo e possibilità di tutelarsi, anche per vie legali, nei confronti di terzi che utilizzino impropriamente tale marchio;

-capacità di riconoscimento ufficiale

-Possibilità di sfruttare economicamente il marchio attraverso la concessione in uso a terzi.

-vantaggio competitivo

-esclusività territoriale

-lunga durata della protezione.

Nell’ottica della collaborazione con Techinn, quali sono i valori aggiunti e le prospettive di sviluppo?

Il valore aggiunto che mi sento di apportare è la competenza giuridica.

Lo studio in cui mi sono formata ha sempre dato grande valore all’attività di consulenza e stragiudiziale, volta ad accompagnare le imprese e le persone nella fisiologia dei rapporti commerciali e societari.

Un’impostazione, chiara, trasparente, attenta, accurata nella costruzione delle società, nei rapporti con i clienti e con i fornitori nello svolgimento delle operazioni quotidiane dell’impresa consente di affrontare in costante rapporto con la normativa che cambia, con le opportunità che si aprono anche a livello europeo , con l’ottimizzazione fiscale , una solidità  maggiore nelle attività imprenditoriali e riduce drasticamente il contezioso.

Ovviamente il nostro studio accompagna le imprese nell’eventuale contezioso, con la serenità che deriva dall’impostazione corretta dei vari aspetti giuridi.

Entrare in contatto con la realtà di Techinn  è stato come trovare l’anello di congiunzione per poter finalmente armonizzare le mie competenze nel campo dei servizi di consulenza e supporto alle imprese. Questa connessione è sicuramente molto soddisfacente. È una collaborazione che io considero davvero preziosa: insieme, possiamo fornire un servizio di qualità e a tutto tondo, tracciando un nuovo percorso verso uno sviluppo imprenditoriale che sia sostenibile. Siamo il punto di approdo ideale per l’azienda che intende promuovere e sviluppare la propria idea di business, ma che non conosce gli steps necessari per valorizzare e concretizzare quella prima scintilla.

Confrontandomi con Letizia Bianchi, la CEO di Techinn, abbiamo ravvisato che le aziende del territorio sentono l’esigenza di un ecosistema. Nel momento in cui un imprenditore o un’imprenditrice  decide di avviare un progetto imprenditoriale, oppure desidera sviluppare un nuovo ramo della propria azienda, ha la necessità di un approccio interdisciplinare e globale, che integri  nella prospettiva di crescita gli aspetti giuridic di diritto industriale, commerciale e societario, sempre con grande attenzione alla normativa fiscale e agli eventuali possibili finanziamenti.

 Lavorando in sinergia con Techinn, il progetto imprenditoriale prende piede, in maniera coesa, coerente e sinergica.

L’obiettivo della nostra collaborazione è, dunque, offrire un servizio integrale che possa seguire un’azienda dal principio fino al consolidamento e alla piena realizzazione dell’idea imprenditoriale.

Grazie a questa collaborazione, io dal punto di vista legale e Techinn con il suo know how nella consulenza per l’accesso al credito, possiamo accorpare queste due professionalità, metterle al servizio dell’imprenditoria e consentire lo sviluppo economico, in un’ottica di innovazione, la quale integra il concetto virtuoso di sostenibilità a cui entrambe, sia io che Letizia, siamo focalizzate.

Sono sicura che tramite questa cooperazione, che diventa sinergica, quasi simbiotica, ci affacciamo di fronte a un nuovo modello di business, che concorre ad accompagnare le aziende a costruire nuovi progetti imprenditoriali, sempre più sostenibili e innovativi.

L’intervista si conclude con i due pilastri, innovazione e sostenibilità, su cui Techinn ha fondato la sua ragion d’essere. Siamo certi che per fare la differenza, sia necessario lavorare insieme, cooperare con le realtà imprenditoriali circostanti, integrando competenze, abilità, strategie per perseguire coesi gli obiettivi di sostenibilità. A tale fine, crediamo che la collaborazione con l’Avvocata Annamaria Del Chicca, rappresenti per Techinn il compendio perfetto al raggiungimento di questa missione.