Le aziende non sono entità astratte, le aziende sono costituite da persone, il vero motore e valore aggiunto. Poi segue il resto. Non di minore rilevanza.
Le aziende sono anche ecosistemi che poggiano su dei pilastri e per Techinn una parola, più di ogni altra, guida la missione che portiamo avanti con dedizione, quotidianamente. La parola designata è Innovazione, accompagnata da un aggettivo, su cui crediamo, forse, con ancora più intensità: Sostenibile.
Si parla da diversi anni ormai di Innovazione e Sostenibilità, molto spesso a sproposito e senza cognizione di causa.
Letizia Binchi, CEO&Founder di Techinn, ci offre un punto di vista, una prospettiva autentica sul termine, faro di Techinn. Lo scorcio che ci prospetta è introspettivo, parte da una ricerca lessicale e giunge a una determinazione che è prettamente individuale. Leggiamo direttamente dalle sue parole il motivo fondante che l’ha spinta a investire le sue energie e il suo focus (contornata e supportata da un team coeso) sull’Innovazione Sostenibile:
“Mi piace l’idea che si possa parlare del macro-mondo dell’Innovazione e della Sostenibilità d’Impresa offrendo spunti di riflessione, da poter declinare e specificare successivamente e parallelamente.
Che cosa significa innovare sostenibilmente?
Se facciamo una semplice ricerca su Google vediamo tante definizioni. La Treccani, ad esempio, ci fornisce questa spiegazione del verbo innovare:
innovare v. tr. [dal lat. innovare, der. di novus «nuovo»] (io innovo, ecc.). – 1. Propriam., rendere nuovo; è per lo più sinon. di rinnovare, con uso ristretto a casi particolari: a. Mutare uno stato di cose, introducendo norme, metodi, sistemi nuovi b. intr. pron. Rinnovarsi, riacquistare forza, vigore, efficienza. 2. letter. Ricreare una situazione o un fatto già esistito nel passato
Fino a qui direi quindi tutto molto semplice.
La realtà, però, è ben diversa e questo lo vedo quotidianamente negli occhi dei più o meno giovani che si lanciano in nuove avventure imprenditoriali, nuove startup innovative o di imprenditori con alle spalle anni e anni di esperienza. Perché? Perché l’errore più comune è pensare che l’innovazione, fare innovazione oggi, basti per scalare le vette del successo, per raggiungere i risultati agognati da una vita.
Avere un’idea di business innovativa da sola non è sufficiente, innanzitutto non deve mai essere considerata un fine, bensì un mezzo. Un’idea di business innovativa perché sia tale e porti con sé successo deve avere un reale beneficio. La prima domanda da porsi è “che tipo di Problema vado a risolvere con la mia idea?”. È dunque necessario slittare l’asse dell’attenzione dalla novità dell’idea di business alla concretezza del bisogno”.
La riflessione di Letizia sull’innovazione prosegue con una metafora, presa in prestito dal mondo marinaro, circostanza che si ricollega parzialmente alla nostra realtà aziendale, la cui sede fisica è sulla costa livornese. Una metafora calzante che poggia sulla necessità di creare un presupposto condiviso, inteso alla valorizzazione del gruppo che vira verso il porto sicuro, in un mare di incertezze ed incognite:
“Altro aspetto da porre sempre come faro che fa da guida è che l’innovazione non naviga da sola nel mare magnum sconfinato del fare impresa, ma ha sempre necessità di un ottimo comandante, che è in grado di impostare la rotta giusta e di superare le difficoltà che intercorrono durante il percorso. Tanta tenacia, pazienza, resistenza allo stress e alle difficoltà la fanno da padrona. Fanno la differenza. Ma anche saper affrontare il mare in sicurezza, sempre attenti alla valutazione di ogni rischio e di ogni probabile e sfidante difficoltà è da tenere in considerazione”.
Letizia evidenzia un fattore imprescindibile per la riuscita di un’organizzazione: non trascurare mai la necessità di creare i presupposti per lo spirito di coesione, incentivare l’unità d’intenti, la volontà di crescita, guardando verso la stessa direzione. Insieme.
La conclusione della riflessione ci offre uno scorcio risolutivo su come affrontare, consapevolmente e sostenibilmente, tutta questa velocità, e apparente semplicità, a cui stiamo assistendo. La trasformazione vorticosa, nel campo tecnologico e digitale, deve operare scandagliando una serie di elementi non trascurabili nel mondo dell’imprenditoria odierna:
“Siamo nell’era della digitalizzazione, tutto appare immediato e facile da raggiungere. Ci vengono proposti incentivi economico-finanziari e altri benefici da enti diversificati. Ma chi, di fatto, sa realmente operare con precisione in questi ambiti? Chi è in grado di porre sé stesso e la propria azienda dinnanzi al rischio che tutta questa velocità e semplicità apparente poi possa essere controproducente, per averne fatto un “uso “non corretto?
La soluzione che mi viene in mente è adoperarsi per edificare un ottimo team, grazie al supporto del quale, provare ad addentrarsi nell’ambito concreto dell’innovazione, con uno sguardo aperto alle novità e alla sostenibilità.
In ultima analisi, se pensiamo a tutte le grandi storie di successo, rileviamo un comune denominatore: ci insegnano che il raggiungimento del purpose non arriva mai senza un buon gruppo, motivato e coinvolto.
Integrare le competenze, convogliare le peculiarità del singolo all’interno del team, in modo complementare, sono le linee guida per il successo.
E dunque, da qui la necessità sempre più imminente di implementare la rete di stakeholders, come punto essenziale per la buona riuscita di un progetto.
Gli specialisti di innovazione non sono una rarità, basta saperli intercettare per ricevere i consigli giusti. Techinn ed io in prima linea, ci impegniamo ad accogliere chiunque voglia promuovere la sua dea innovativa, offrendo svariate soluzioni focalizzate sui molteplici incentivi che vengono messi a disposizione, sia dal comparto pubblico che da quello privato. Sono sicura che ci saranno occasioni per approfondire ulteriormente queste opportunità”.
Letizia Bianchi, Ceo & Founder di Techinn.