L’acronimo PNRR sta per “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. In Italia è stato definitivamente approvato nel luglio 2013, e si tratta di una pianificazione di ripresa a 5 anni per tutti gli stati membri dell’Unione Europea, voluta dalla Commissione Europea, dal Parlamento Europeo e dai Leader UE.
Che cos’è il PNRR, cosa finanzia
Concepito in risposta alla crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19, il PNRR ha colto l’opportunità di stabilire nuovi parametri e di incoraggiare quindi nuovi modelli di imprenditoria e di società, attraverso investimenti mirati, che guardino alla sostenibilità e al digitale come priorità per l’essere umano e l’ambiente.
Gli obiettivi del piano di ripresa vanno di pari passo alle sei missioni della Next Generation EU, che trattano di:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile
- Istruzione e ricerca
- Inclusione e coesione
- Salute
Per quanto riguarda l’Italia, il nostro pacchetto finanziamento prevede inoltre riforme in quattro grandi aeree, ritenute dall’UE ancora troppo indietro rispetto alla media di efficienza europea, e per questo oggetto di investimenti:
- pubblica amministrazione
- giustizia
- semplificazione
- competitività
Gli interventi economici italiani godono anche di un “Fondo Complementare” finanziato dal nostro governo per ulteriori investimenti in aree critiche. Fra PNNR e Fondo Complementare gli investimenti previsti sono pari a 222,1 miliardi di euro, un’opportunità da non sprecare per innovare e applicare pratiche e processi che oltre allo sviluppo della società tengano conto della salvaguardia del pianeta e risolvano questioni di degrado e esclusione.
PNRR: quanto conta nei progetti di impresa
Grazie alla sua spinta ideologica e finanziaria, il PNRR ha lo scopo di portare una vera e propria rivoluzione di intenti e di priorità nella nostra economia e più in generale nella nostra società, intesa come nazionale e come comunitaria.
Alcuni Ministeri sono più di altri coinvolti nelle riforme proprio per vocazione e obiettivi. Il Ministero dello Sviluppo Economico è in questo caso chiamato a soddisfare ben 10 progetti di investimento e riforme, sulla base di uno sviluppo importante e duraturo che riguarda 4 macroaree, che comprendono digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, rivoluzione verde e transizione ecologica, istruzione, formazione e ricerca, e inclusione e coesione, soprattutto rivolti a rafforzare l’imprenditoria femminile.
Perché è importante per le imprese italiane
Il PNRR per le imprese italiane prevede numerosi investimenti, volti a favorire lo sviluppo dell’innovazione attraverso ambiti chiave per una ripresa veloce e sostenibile della nostra economia. Dalla filiera industriale al turismo, passando per la transizione ecologica e la creazione di nuove imprese femminili: imprenditori, imprese, grandi aziende, professionisti e ricercatori, tutti possono partecipare e concorrere verso l’unico grande obiettivo di sviluppare progetti innovativi e sostenibili nei propri settori di competenza. Ci sono finalmente le risorse finanziarie per sostenere un grande cambiamento che sappia rappresentare la vera svolta sostenibile di un’innovazione consapevole e positiva, sotto ogni aspetto. Fare business non è l’unica prerogativa: l’economia italiana si riprenderà solo investendo su un nuovo modello di sviluppo.
Come accedere al PNRR?
Come già sottolineato, il PNNR è documento che stabilisce le quote finanziarie per gli investimenti decretati a raggiungere l’obiettivo di ripresa europea, economica e sociale. Uno strumento fondamentale, che dà accesso a capitali mai stati così cospicui. A chi vengono assegnati i finanziamenti? A tutte le realtà che hanno i requisiti per presentare i progetti da sviluppare. Ma ciò non risulta né facile né incoraggiante. Infatti, per ricevere i soldi è necessario che i progetti vengano presentati e sviluppati ad un livello professionalmente molto elevato, che ne determini il valore aggiunto e il grado di innovazione di settore. Non saperlo fare, equivale a non ricevere alcun finanziamento. Si tratta di un enorme ostacolo, già riscontrato nel 2021.
Di ben 13, 7 miliardi previsti complessivamente per la realizzazione del PNNR, l’Italia ne ha spesi solo 5,1, ovvero meno della metà. Come è possibile? Ci sono i finanziamenti, ma non si sa come richiederli.
Techinn si pone come il ponte tra l’imprenditore, l’impresa o il ricercatore e il PNNR. La mission della società è sempre stata, fin dalla nascita, quella di promuove e applicare l’innovazione sostenibile all’interno dei modelli di imprenditoria aziendale. Lo facciamo attraverso un’analisi del progetto che ci viene sottoposto, ne decretiamo il grado di innovazione e monitoriamo quali possibilità di finanziamento possono essere richieste. Successivamente il nostro team di professionisti studia, analizza e redige su misura tutti i documenti necessari a presentare il progetto per poter essere finanziato.
Comprendiamo le sfide, le difficoltà e l’impegno necessari a sviluppare un progetto che risulti appetibile e calato esattamente sugli obiettivi definiti dal PNRR. E’ il nostro mestiere, lo facciamo continuamente sia per liberi professionisti che per piccole e medie imprese. Sposiamo solo progetti che condividono i nostri valori di innovazione consapevole e sostenibilità, per questo i nostri goal sono i goal della nostra società.
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