Sostenibilità e riutilizzo: i dati dell’Osservatorio Second Hand Economy 2020 in Italia

Second Hand Economy: di cosa si tratta? Una pratica virtuosa, e in costante aumento, che applica la vendita o l’acquisto di prodotti usati.
Oggi il danno ambientale causato dagli sprechi e da prodotti “usa e getta” utilizzati quotidianamente, è devastante. Un esempio è dato dalla plastica monouso: oltre 11 milioni di tonnellate di plastica inquinano i mari ogni anno, causando danni all’ecosistema e rilasciando il 78% di contaminanti tossici nello stomaco dell’organismo che la ingerisce.

Comportamenti più virtuosi, come la vendita e l’acquisto di oggetti usati favorisce una forma di economia circolare che entra a pieno titolo nei comportamenti sostenibili più diffusi.
Incoraggiata anche dall’anno della pandemia, l’econmia second hand ha registrato una crescita esponenziale nel 2020, raggiungendo i 23 miliardi di euro di valore economico solo in Italia, pari al 1,4% del PIL.
Questi dati sono rilasciati dall’Osservatorio Second Hand Economy 2020: si riscontra infatti un aumento di questa pratica, che incide positivamente sulle persone, sulla società e sul Pianeta, andando ad innescare una sorta di pratica virtuosa, che non spreca ma ricicla, apportando un guadagno.

Tra i comportamenti più diffusi, che danno valore al Paese

I dati riferiscono numeri importanti, sia dal punto di vista economico, che sostenibile:

  • La pratica della vendita – acquisto online continua a crescere e pesa per il 46%, ovvero € 10,8 miliardi
  • Il 54% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, 23 milioni solo nel 2020, di cui il 14% per la prima volta nel 2020
  • Comprare o vendere prodotti usati si conferma uno dei “gesti sostenibili” più praticati dagli italiani, conquistando il terzo posto
  • I settori più importanti in termini di valore sono Motori (€ 10,8 mld), Casa&Persona (€ 5,6 mld), Elettronica (€ 3,8 mld, con la Telefonia che registra la maggiore crescita con € 1,4 mld vs € 900 mln 2019), Sports&Hobby (€ 2,9 mld)
  • Le regioni in cui l’economia dell’usato genera più valore sono Lazio (€ 2,6 mld), Campania (€ 2,4 mld) e Lombardia (€ 2,3 mld)
  • Nel 2020 chi ha venduto oggetti usati ha guadagnato in media € 1.039 all’anno, ma in 5 regioni si registra un dato più alto: le prime regioni per guadagno medio pro-capite sono Toscana (€ 1.760), Campania (€ 1.627), Veneto (€ 1.447), Lombardia (€ 1.290) e Abruzzo (€ 1.169)
  • La second hand è sempre più un modo per dare valore alle cose (50%)

I dati sono disponibili grazie al Reporto dell’ Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa* per Subito.it .
“La Second Hand Economy nel 2020 si è rivelata un vero e proprio alleato per gli italiani. Grazie soprattutto all’online, si è dimostrata sempre più vicina alle esigenze di una nuova normalità in cui le priorità di tutti sono state riviste, dalle necessità ai desideri di acquisto”, ha commentato Giuseppe Pasceri, CEO di Subito.

Italiani più consapevoli e attenti all’ambiente

La sostenibilità si inserisce dunque al centro delle ultime abitudini di acquisto, e diventa sempre più digitale. Il 63% delle persone ha scelto infatti di farlo online, canale privilegiato soprattutto per la velocità e la comodità d’uso.

Dopo la raccolta differenziata e l’acquisto di lampadine a LED, comprare e vendere prodotti usati diventa la terza pratica sostenibile più diffusa nel nostro paese, scavalcando l’acquisto di prodotti a km zero, che occupa il quarto posto della classifica.
I vantaggi sono numerosi: è un modo per dare più valore alle cose, si allunga la vita del prodotto, è una scelta sostenibile, che limita danni all’ambiente, fa risparmiare denaro, incoraggia il riutilizzo e fa guadagnare incoraggiando un modo intelligente di fare economia.
Cosa aspettarci dal futuro?
L’economia dell’usato sta sicuramente subendo un’evoluzione, premendo sulla propria crescita e diventando sempre più importante nell’economia circolare perché rappresenta una scelta consapevole, più green e che fa risparmiare.