Le opportunità nazionali per la fine del 2020 sono frutto di una strategia di orientamento alla digitalizzazione e all’innovazione verso un modello di economia circolare.
In questa fase di crisi emergenziale da Covid-19, le politiche in atto di innovazione, digitalizzazione e economia circolare, che fanno leva sulla competitività, l’innovazione e la riduzione degli impatti ambientali giocano un ruolo importante per la ripartenza e la resilienza del sistema socio-economico territoriale.
Due nuovi bandi rilasciati dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) d’interesse per PMI, grandi imprese e organismi di ricerca pubblici e privati. Il primo fa riferimento a Progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare, l’altro è dedicato alla Digital Transformation. Il credito d’imposta richiedibile per progetti di ricerca & sviluppo, innovazione tecnologica e attività innovative.
Bando per la Digital Transformation
Un bando per la trasformazione tecnologica e digitale delle MPMI.
È stato pubblicato il nuovo decreto per la presentazione delle domande del bando “Digital Transformation”, misura prevista anche dal Decreto Crescita, che mira a promuovere la trasformazione digitale e tecnologica delle micro, medie e piccole imprese, con particolare attenzione al settore manifatturiero, quello dei servizi diretti alle imprese, al settore turistico e al commercio.
Destinatarie delle agevolazioni finanziarie sono le PMI con l’obiettivo di sviluppare progetti diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. e/o tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera. I progetti di spesa devono prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00.
Bando per progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare
’intervento del Fondo per la crescita sostenibile per i progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare, attivato con il decreto 11 giugno 2020. Il Bando sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità` di promuovere la riconversione delle attività` produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.
Si rivolge a imprese di qualsiasi dimensione che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta per il finanziamento di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti in un’ottica di economia circolare. I progetti ammissibili inoltre devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni.
Le agevolazioni previste per le imprese riguardano finanziamenti agevolati (conto interessi) del FRI, per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto. Contributi alla spesa (fondo perduto), in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto: 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca; 15% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese.
Dal 5 novembre 2020 le imprese potranno presentare, anche in forma congiunta, le domande.
Credito d’Imposta 2020: Ricerca, Sviluppo, Innovazione e design
Il credito d’imposta si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Il credito si applica alle spese in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Il credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo viene riconosciuto a tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale per gli investimenti in ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. È riconosciuto un credito del 12% della relativa base di calcolo (al netto di altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese) nel limite massimo di 3 milioni di euro.
Il credito d’imposta per l’innovazione tecnologica consiste in un bonus fiscale che si applica agli investimenti per la transizione ecologica e l’innovazione digitale 4.0 specificatamente limitato alle attività di innovazione tecnologica, ovvero volte alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Per essere agevolabili i beni materiali o immateriali o servizi o processi devono differenziarsi rispetto a quelli già realizzati dall’impresa, con riferimento alle caratteristiche tecnologiche, alle prestazioni, all’eco-compatibilità, all’ergonomia o ad altri aspetti rilevanti nei diversi settori produttivi.
Per le attività di innovazione tecnologica è riconosciuto un credito del 6% della relativa base di calcolo, al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute sulle stesse spese ammissibili. D’altra parte, si riconosce il 10% di bonus fiscale della relativa base di calcolo per le attività di innovazione tecnologica destinate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
Per entrare le opzioni, vale la regola del limite massimo di 1,5 milioni di euro al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute sulle stesse spese ammissibili.
Infine, il credito d’imposta per attività innovative inerenti al design e all’ideazione estetica viene riconosciuto alle imprese che operano nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobili e arredo e della ceramica, residenti nel territorio italiano, per la concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari. Il credito d’imposta viene riconosciuto in misura pari al 6% della relativa base di calcolo, al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo di 1,5 milioni di euro, ragguagliato ad anno in caso di periodo d’imposta di durata inferiore o superiore a dodici mesi.
Noi di Techinn condividiamo le nostre competenze e aiutiamo piccole e medie imprese, startup e giovani imprenditori ma anche grandi aziende a trovare l’offerta di finanziamento, tecnologie e servizi, per migliorare, crescere e svilupparsi in chiave digitale e sostenibile, sulla base delle nuove esigenze e modalità che si stanno affermando.