Intesa Sanpaolo: rispettato il piano d’ Impresa 2018 -2021, in riferimento a sostenibilità ambientale, sociale e culturale

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Intesa Sanpaolo, principale Banca in Italia e in Europa, ha reso pubblico un documento che attesta quali risultati sono stati raggiunti secondo il Piano d’Impresa 2018-2021.
Si tratta della “Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2020”, che ha lo scopo di mostrare gli obiettivi realizzati dal Gruppo rispetto alle performance prefissate in ambito ESG (environmental, social e government). Ebbene, Intesa Sanpaolo è da sempre attenta alla sostenibilità: è l’unica realtà bancaria italiana inclusa nei Dow Jones Sustainability Indices e nel nel “2021 Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index”.
Anche durante l’anno della pandemia, il Gruppo ha continuato la propria attività, fronteggiando in prima linea gli ostacoli per supportare l’Italia. Essendo una tra le banche europee più solide e profittevoli, e capace di generare benefici per gli stakeholder, è stata di fatto il punto di riferimento degli investimenti in sostenibilità sociale e ambientale, rispettando gli impegni presi nel Piano d’Impresa.

 Quali sono gli obiettivi raggiunti, che contribuiscono ad un cambiamento positivo

Intesa Sanpaolo è riconosciuta come una delle banche più sostenibili al mondo. Per quanto riguarda il settore ambientale, ha creato un fondo di 6 miliardi di euro, totalmente destinato a sostenere l’economia circolare. Il Gruppo vuole essere il motore di crescita per l’economia e per la società. 
Ecco, tra gli altri, quali successi sono stati raggiunti: 
– il nuovo credito ad alto impatto sociale decuplicato a €37,2 miliardi (di cui €31,9mld di finanziamenti erogati a supporto di famiglie e imprese a fronte dell’emergenza COVID-19)
– primo finanziatore dell’economia sociale: più di €470 milioni a Terzo Settore – €522 mln con UBI – (€205 mln nel 2019);
– circa 3.000 assunzioni a livello mondo – circa 800 in Italia anche in un contesto così complesso;
– leadership negli investimenti sostenibili: ~23% della quota di mercato (30,4% con UBI) per patrimoni di fondi SRI in Italia con raccolta netta in significativo incremento a €8,4 mld (oltre €9 mld considerando UBI) rispetto ai ~€2 mld del 2019;
– leader in proposta digitale: ai vertici in Europa per funzionalità di mobile app, 10,3 milioni di clienti multicanale (12,4 mln con UBI), 60% delle attività digitalizzate, oltre 2 milioni di vendite di prodotti su canali digitali (+182% rispetto al 2019);
– accelerazione della transizione ambientale: oltre €2,5 miliardi – ~€2,8 mld con UBI – finanziamenti in ambito Green e Circular Economy (~€2,2 mld nel 2019); significativa contrazione delle emissioni di CO2 del Gruppo del 13,1% rispetto al 2019, – 60% circa dal 2008;

Il Gruppo si è posto come obiettivo principale quello di contribuire alla generazione di un cambiamento positivo a livello globale, attraverso l’impegno ad erogare finanziamenti a supporto di famiglie e imprese, perseguendo le indicazioni per lo Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Techinn e Intesa Sanpaolo, insieme per supportare l’innovazione

Da più di due anni, Techinn vanta una collaborazione con la Divisione regionale Innovazione Toscana ed Umbria di Intesa Sanpaolo.
La società ha partecipato in qualità di partner all’evento Innovation2Business, che si tiene ogni anno a Firenze (e da quest’anno in modalità online).
“Collaborare per individuare gli ambiti di reciproco interesse che possono essere oggetto di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione che siano di supporto allo sviluppo delle attività del Centro per l’Innovazione
”, questi i principi che guidano la collaborazione tra Techinn e Intesa Sanpaolo.
Le piccole realtà che desiderano richiedere finanziamenti, devono possedere questi requisiti:
– essere innovativi
– riguardare il settore della ricerca, sviluppo ed innovazione
– essere di supporto allo sviluppo delle attività della Direzione Regionale sul tema Innovazione

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